lunedì 20 ottobre 2014

URUGUAY: elezioni alle porte!


  


    

Il prossimo 26 di Ottobre si terranno le elezioni presidenziali in Uruguay.
A tal proposito ho intervistato al politologo uruguayano e conduttore radiofonico “Universidad de la República”, Mauro Casa.



1. COSA PREVEDE LA COSTITUZIONE URUGUAYA IN CASO DI ELEZIONI PRESIDENZIALI?
La Costituzione dello Stato latinoamericano prevede che le elezioni si tengano l’ultima domenica di Ottobre.
Ed è prevista anche una seconda tornata elettorale, nel caso in cui nessun candidato ottenga il 50% dei voti, l’ultima domenica di Novembre. Quest’anno si svolgerà il 30 di Novembre.


2.      QUALI SONO LE PERCENTUALI SECONDO LE ULTIME PREVISIONI ELETTORALI?
Secondo le ultime previsioni elettorali, Tabaré Vázquez (Frente Amplio) ha il 40% dei voti, Pedro Bordaberry (Partido Colorado) ha il 10-15%, Luis Lacalle Pou (Partido Nacional) ha il 30-35%dei voti e Pablo Mieres (Partido Independiente) ha il 2-3% dei voti.





3.      NELLA STORIA RECENTE DELL’URUGUAY È MAI ACCADUTO CHE IL PRESIDENTE SIA STATO ELETTO CON UN’UNICA VOTAZIONE?


Il Presidente è stato eletto con un’unica votazione solo nel 2004, quando vinse le elezioni Tabaré Vázquez (Frente Amplio), partito di sinistra.
Nel 2009, invece, venne eletto presidente, José Mujica, (Frente Amplio, che è anche l’attuale presidente, anche grazie al buon governo che Vázquez aveva condotto.
In Uruguay, infatti, la Costituzione non permette a un politico di ricandidarsi alle elezioni in maniera ricorrente, ma deve stare un certo periodo fuori dal Governo.
E quando nel 2013 quest’ultimo si è ricandidato alle presidenziali, gli analisti si aspettavano che ci sarebbe stato un grande appoggio per  Vázquez nelle previsioni sulle elezioni, invece non è stato così.


4.  LE PERCENTUALI DI VOTO CHE I PARTITI OTTENGONO A OGNI VOTAZIONE VARIANO O SONO SIMILI?
In Uruguay le percentuali dei voti che ogni partito ottiene sono più o meno sempre le stesse.
Il Frente Amplio può contare su un 40% dei voti, Partido Colorado e Partido Nacional ottengono il 40% dei voti insieme.
Per questo, gli analisti sanno che i voti determinanti per l’elezione del presidente sono il 20%.
La candidatura di Luis Lacalle Pou, Partido Nacional, è stata una grande novità, ha generato un grande entusiasmo all’interno del partito, ha condotto una buona campagna elettorale.


5.      LA FIGURA DI LACALLE POU È STATA UNA NOVITÀ ANCHE PER LE ELEZIONI INTERNE AL SUO PARTITO?
Si, a Giugno Lacalle Pou ha vinto le elezioni interne al suo partito, anche grazie alla sua strategia elettorale, si è concentrato nella promozione della sua figura e non ha criticato il suo avversario, Jorge Larrañaga.
Alle elezioni interne il voto non è obbligatorio per i cittadini, mentre le nazionali sì, quindi le persone che vanno a votare sono le più schierate, che ideologicamente sono più radicali.
Invece alle elezioni nazionali vince di solito il candidato più moderato.


6.  COME È CAMBIATA LA SITUAZIONE PER GLI ALTRI CANDIDATI CON LA      CANDIDATURA DI LACALLE POU? 
Lacalle Pou ha complicato la situazione anche per i candidati degli altri partiti, dato che ha ottenuto sempre più preferenze delle previsioni elettorali.
In particolare, ciò è negativo per Pedro Bordaberry (Partido Colorado) dato che il Partido Nacional e il Partido Colorado sono entrambi di destra e alle elezioni nazionali il candidato con meno voti appoggia il candidato con più voti per poter formare una coalizione contro la sinistra.
Nel 2009, invece, l’innovazione era rappresentata da Pedro Bordaberry (Partido Colorado).
Quest’anno la candidatura di Lacalle Pou ha bloccato anche le preferenze nelle previsioni per Frente Amplio.



7.      QUALI SONO LE PROPOSTE DEL FRENTE AMPLIO?
Solo nell’ultima settimana, Vázquez ha incominciato a parlare del suo programma politico, delle proposte per il sistema sociale.
Nello specifico il Frente Amplio ha proposto novità per il sistema sanitario e questo è positivo per la classe media che ultilizza poco il sistema pubblico perché vuole un servizio migliore ma paga molte tasse.
Gli universitari e i professori hanno sempre votato Frente Amplio, quindi è importante per questo partito di sinistra porre attenzione ai bisogni della classe media. Soprattutto perché negli ultimi anni, una parte della classe media ha continuato a votare Frente Amplio ma non è soddisfatta di ciò che è stato fatto.
Frente Amplio ha promesso un “sistema de cuidado” ossia sostegno nella cura degli anziani, appoggio in caso di maternità e paternità. Questo punto è favorevole per la classe media che è la classe in cui ci sono meno nascite dato che la nascita e l’educazione di un figlio è costosa.
Il sistema de cuidado ha anche una prospettiva femminile perché se lo Stato non prevede aiuti alle famiglie, sono le donne che si occupano di curare anziani e bambini.


8.      COM’È LA SITUAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE FEMMINILE AL VOTO IN URUGUAY?
Nella popolazione il 52% sono donne e partecipano alle elezioni in maniera attiva.


9.      E NELLA POLITICA?
Ma per quanto riguarda la presenza delle donne nella politica, la situazione non è positiva in quanto le donne non riescono ad entrare in Parlamento, poche donne ministro e non ci sono candidate alle elezioni presidenziali.
Quest’anno però, alle elezioni interne del Frente Amplio, si è candidata una donna, la senatrice Constanza Moreira. Molto sensibile ai temi sociali e femminili.
L’altro candidato di Frente Amplio, Tabaré Vázquez, invece ha dei problemi con le sostenitrici dei diritti femminili perché è stato promotore di una legge che impedisce la legalizzazione dell’aborto che è stata introdotta nel 2008.
Alle elezioni interne di Frente Amplio, nonostante molte persone hanno votato per Constanza Moreira, più aperta ai diritti delle donne e degli omosessuali, non è riuscita a vincere.


10.  ALLE LEZIONI DEL 26 OTTOBRE FRENTE AMPLIO VINCERÁ AL PRIMO TURNO?
Secondo Mauro Casa, in queste elezioni, probabilmente il Frente Amplio non vincerà alla prima tornata elettorale.
Ma potrebbe già ottenere la maggioranza parlamentare dato che è sufficiente anche una percentuale poco inferiore al 50%, inoltre i voti nulli e bianchi non vengono contati.


11.  UN BILANCIO DELLA DEMOCRAZIA IN URUGUAY DAL 1985 AI GIORNI NOSTRI?
Il politologo ritiene anche che dal 1985 ad oggi, l’Uruguay ha avuto una buona democrazia, ma la transizione democratica non sarà completata finché non verrà cancellata la Ley de Impunidad ossia la legge di Amnistia.
Anche se negli ultimi anni sono stati fatti alcuni progressi e alcuni giudizi.
Ma quest’ultima permette la distinzione tra cittadini di serie A e di serie B, cioè chi viene giudicato dalle legge ordinaria e chi no.
Inoltre viola la separazione dei poteri perché impedisce al potere giudiziario di agire senza il permesso del potere esecutivo.
La Suprema Corte di Giustizia ha dichiarato che la Ley de Caducidad è incostituzionale ma ogni volta che viene proposta una legge alternativa viene dichiarata incostituzionale anche questa.
Nell’ultima legislatura le leggi alternative sono state votate due volte senza ottenere risultati positivi.


12.  NELLA POLITICA URUGUAYA CI SONO ANCORA TRACCE DELLA DITTATURA DI JUAN MARIA BORDABERRY?
Riguardo alla presenza di elementi dittatoriali nello Stato Latino americano oggi Mauro Casa ritiene che Pedro Bordaberry, figlio del dittatore Juan Maria Bordaberry, sia ancora un conservatore e tende ancora a voler controllare i cittadini in una maniera rigida.
   

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